
Un trattamento ortodontico si può ritenere di successo se al termine dello stesso i denti sono correttamente e stabilmente allineati, in grado di fornire una efficiente funzione masticatoria ed una buona estetica del viso.
Indicazioni al trattamento ortodontico: esempi di malocclusioni che richiedono un intervento correttivo:
- Affollamento dentario.
- Agenesia:assenza congenita del germe di uno o più denti decidui o permanenti.
- Elementi soprannumerari: presenza in arcata di uno o più denti in eccesso rispetto al normale numero di denti.
- Progenismo o II° Classe: determinato da eccesso di crescita del mascellare superiore o da ridotto sviluppo mandibolare o da entrambe le circostanze associate.
- Prognatismo o III° Classe: determinato da ridotto sviluppo del mascellare superiore o da eccesso di crescita mandibolare o da entrambe le circostanze associate.
- Cross-bite bilaterale: contrazione simmetrica destra e sinistra del palato riconoscibile dal fatto che i denti superiori si trovano all’interno di quelli inferiori, mentre in condizioni normali i denti superiori dovrebbero essere come il “coperchio di una pentola” per i denti inferiori ovvero essere leggermente più larghi di questi.
- Cross-bite monolaterale con deviazione mandibolare: contrazione generalmente più modesta del palato, ma tale da determinare una posizione instabile della mandibola tale per cui questa “slitta” a destra o a sinistra in una posizione più comoda e capace di consentire la funzione masticatoria. Tale malocclusione, se non intercettata precocemente, può determinare vere e proprie asimmetrie facciali di tipo scheletrico in quanto l’anomala posizione mandibolare può stimolare in maniera diversa i centri di crescita.
- Morso aperto o Open-bite: assenza di contatto a denti stretti di un certo numero di elementi superiori con i corrispondenti inferiori.
- Morso coperto o deep-bite: eccessiva chiusura dei denti superiori rispetto agli inferiori riconoscibile dal fatto cha a denti serrati i denti inferiori non si vedono perché completamente coperti da quelli superiori.
- Inclusioni dentali: situazioni in cui per ragioni diverse (assenza di spazio, pregressi traumi sui denti decidui) uno o più denti non riescono spontaneamente ad erompere in arcata.
A questi grandi gruppi occorre sommare tutte le circostanze, in questa sede difficili da riassumere, in cui il trattamento ortodontico diviene mezzo propedeutico indispensabile all’odontoiatria conservativa, protesica e parodontale al fine di ottenere il miglior risultato funzionale ed estetico per ciascun paziente.